Val Fontanabuona - La memoria di un'antica civiltà contadina
Storicamente le popolazioni del luogo hanno vissuto soprattutto dei prodotti delle coltivazioni di una terra fertile e dal clima temperato, ricca di acque e addomesticata dal lavoro paziente di molte generazioni di contadini.
Il passato rurale del luogo è ben visibile ancor oggi a chi visita la Fontanabuona. In ogni angolo della valle si può apprezzare l’opera di terrazzamento delle colline e delle montagne. Un paesaggio tipicamente ligure, frutto di un’immane fatica umana che permesso di ricavare terreni coltivabili anche sui crinali più scoscesi della regione. Furono i monaci dell’abbazia di Bobbio fin dall’alto Medioevo a introdurre la tecnica di coltivazione a terrazze e della rotazione delle colture.
La memoria dell’antica civiltà contadina si ritrova in molti angoli del territorio dove non è difficile scoprire antichi edifici rurali per l’essicazione delle castagne, sentieri lastricati in pietra, vecchi fontanili e straordinari ponticelli in pietra.
Le coltivazioni della tradizione sono quelle dell’ulivo e della vite nei versanti sud e del castagno a nord. In passato erano moltissimi i terreni dedicati al raccolto di ortaggi, alberi da frutto e granaglie, oltre alle patate, prodotto di punta della valle.
Oggi l’attività agricola ha dimensioni minori rispetto al passato ma è ancora praticata negli orti famigliari e in un buon numero di aziende agricole che s’impegnano per valorizzare il territorio e i prodotti tipici della zona.
L’ambiente fontanino è composto in gran parte da aree boschive sulle quali sono sparsi, a diverse altitudini, molti piccoli borghi ciascuno con una propria storia e identità. Ogni paese ha un campanile e una chiesa parrocchiale alla quale sono legate tradizioni religiose secolari che sopravvivono nelle feste della tradizione.