Val Fontanabuona: nuova offerta turistica

Fontanabuona: la valle vuole crescere con una nuova offerta turistica

C’è il consigliere regionale Giovanni Boitano e ci sono i sindaci della Valle, quasi al gran completo. Poi c’è una folta platea di ristoratori, titolari di locande, B&B, aziende agricole. Siamo nel Comune di Moconesi, dove ieri (giovedì 9 marzo) è andato in scena l’evento pubblico di auto-presentazione della Comunità Valfontanabuona, la giovane realtà targata “slow food” e nata nel 2020 allo scopo di valorizzare cultura e tradizioni della vallata. Valorizzare è la parola chiave, perché, spiega uno dei referenti, Sandro Bragoli, “i fontanini non sono abituati a dare grande valore al loro territorio. Lo concepiscono come si potrebbe concepire un semplice cubo di marmo, ma è da un semplice cubo di marmo che Michelangelo ha ricavato la Pietà”.

Fuor di metafora, è chi vive la valle a darle forma con la sinergia e lo spirito di iniziativa. Non mancano, da parte politica, le “grida di dolore” per la condizione infrastrutturale del territorio. Le strade sono fondamentali, dicono quelli della “Comunità”, ma lo sono anche contenuti e creatività. Il modello c’è, si guarda alla Provincia di Cuneo. Molti i progetti, molte le cose già realizzate, a partire dal sito web (valfontanabuona.org), ricco di informazioni sia sul territorio che sui quasi 40 soci ad oggi iscritti e sui loro eventi. Fare comunità significa fare rete, consolidare rapporti di amicizia e lavoro superando i “campanili”, come sta già avvenendo fra le strutture ricettive per indirizzare i clienti ad altri associati in caso di sold out, allo scopo di mantenere i visitatori nella valle. In sala fa la propria comparsa un cartello di benvenuto che presto potrebbe “salutare” chi accede al territorio. Piccoli ma fondamentali segnali che si vuole fare turismo e farlo bene. Piccoli ma preziosi, come il fermacarte in ardesia con il logo dell’associazione che sarà consegnato agli ospiti in segno di ringraziamento.

Poi, il filone del turismo esperienziale con progetti di valorizzazione dei sentieri, che si vorrebbe personalizzare con installazioni di sculture; l’idea di una mangialonga, e quella della transumanza delle api. Qui l’aria è pulita, per le api la Fontanabuona potrebbe essere uno splendido luogo di villeggiatura, una beauty farm che garantirebbe un miele di altissima qualità. Si pensa anche alle starbox, speciali “tende” di legno con tetto apribile, una romantica alternativa al campeggio. Infine il lungo e rigoglioso capitolo della gastronomia. In agenda serate a tema, etichette geologiche di prodotto per certificarne la provenienza, cesti a km 0, concorsi per eleggere il piatto rappresentativo, partendo però da un obiettivo molto concreto: stilare un calendario di chiusure da parte dei ristoranti che non costringa i clienti dei B&B a prendere la via della Riviera.

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