Cogorno

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Cogorno -terra di cavatori e di agricoltori

Il territorio di Cogorno è situato tra la Valfontanabuona e la Val Graveglia e al confine di due importanti località costiere quali Chiavari e Lavagna.  Da questi luoghi è possibile ammirare   splendide vedute  da un lato sulle colline terrazzate che degradano al mare, dall’altro sui  monti delle Valli Appenniniche.

Anche su questo comune sono presenti due piccoli rilievi come il monte delle Rocchette (701 mt) e il monte S. Giacomo sede delle più antiche cave di ardesia della Liguria. 

Proprio il monte S. Giacomo è ancor  oggi crocevia di importanti e suggestivi percorsi escursionistici in parte lastricati in pietra, come quello ad anello con partenza a Lavagna, detto “Cammino dell’Ardesia” poiché fu percorso per secoli dai cavatori della pietra nera e dalle cosiddette “camalle “ovvero donne capaci di trasportare  per chilometri sul proprio capo le lastre destinate al commercio per mare.

L’ardesia è tratto distintivo di questo territorio e costituisce da secoli il più diffuso materiale da costruzione di strade case e edifici religiosi.

Ne è un esempio la Basilica dei Fieschi, situata nel borgo di San Salvatore, con la sua tipica facciata a fasce alternate in marmo bianco e ardesia. Costruita nel 1244 dal Pontefice Innocenzo IV, esponente della nobile famiglia Fieschi, dal 1860 è monumento nazionale e considerata uno degli edifici di culto romanici tra i più pregiati e meglio conservati in Liguria.

Il Palazzo Comitale dei Fieschi, risalente la XIII Secolo si trova nella piazza antistante la basilica e oggi ospita sale museali ed eventi culturali.

Il territorio di Cogorno era abitato già in epoca preromana, ma fu  per l’influenza  della potente casata dei Fieschi, che assunse un carattere di grande rilievo storico e culturale.

Le testimonianze di questo passato si ritrovano anche   in altri importanti edifici sacri sparsi nelle varie frazioni talvolta anche in zone di aperta campagna come nel caso della Cappella del Monte S.Giacomo.

La tradizione fliscana sopravvive ancor oggi in alcune feste secolari come la famosa Addio du Fantin  ( dello scapolo) celebrata tutti gli anni a San Salvatore di Cogorno ad agosto in un’atmosfera di rievocazione medioevale.

Cogorno è da sempre terra di cavatori ma anche di agricoltori. Le coltivazioni delle vite dei tipici ortaggi  ma soprattutto dell’immancabile olivo ne disegnano il paesaggio in modo distintivo e ne  caratterizzano la tavola.

 

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